Da una scuola media, un esempio virtuoso di educazione musicale e inclusione sociale. Il video della canzone è stato pubblicato sul portale Indire, punto di riferimento per la didattica a livello nazionale.

Chi sono io? Musica, video e i grandi temi della vita
La domanda è difficile, tocca temi enormi, come l’identità e l’appartenenza. Ma lo fa a suon di musica, cercando di addolcirne la risposta. E non fa niente se a dodici o tredici anni non si hanno ancora le idee chiare, o se si spera solo di diventare calciatori. L’importante è sentirsi parte di una comunità che sa accogliere.
Il prof. Piero Delle Monache, musicista e docente, una vita spesa abbracciando il suo sax in giro per il mondo e ora trasferendo competenze e talento anche tra i banchi di scuola, ha guidato una delle sue classi nella stesura di una canzone, raccogliendo le risposte dei ragazzi e poi portandoli in studio di registrazione, facendo loro scoprire cosa significa fare musica davvero.

“Mettersi alla prova, toccare con mano le grandi domande della vita – spiega Delle Monache – e condividere con gli altri dubbi e paure, ma anche la soddisfazione di farcela”.
Il progetto ha partecipato alla storica rassegna La musica unisce la scuola, iniziativa di respiro nazionale istituita dal Ministero dell’Istruzione. Oltre 200 i video pervenuti da tutta Italia per l’edizione appena conclusasi. Qui la mappa completa.
“L’idea – riprende Delle Monache – è nata partecipando dapprima al concorso UDI, Unione Donne Italiane (Pescara) che ogni anno propone alle scuole di sviluppare una tematica, riflettendo su temi di attualità. Noi abbiamo risposto a modo nostro!”.

Il lavoro finale è stato pubblicato su Indire, QUI IL VIDEO. “È la coronazione di un sogno: rafforza il patto scuola-famiglia-istituzioni e testimonia che non esistono confini, che Pescara, Roma o Sri Lanka sono tutte realtà fatte da donne e uomini, bambine e bambini, con la stessa dignità e gli stessi diritti“.
In questo senso la 2G dell’Istituto comprensivo 4 di Pescara, coordinato dalla dirigente scolastica Daniela Morgione, diventa un esempio di classe universale, in cui possono vincere gioco di squadra, scoperta, stupore.
“La musica contribuisce alla riduzione delle barriere linguistiche e culturali – conclude la dirigente Morgione -, incoraggia l’espressione individuale e la collaborazione, creando un ambiente accogliente e inclusivo”.
