Più di 30 i libri scritti e illustrati, tradotti all’estero in oltre 10 Paesi.

Silvia Borando e le sue giornate-ruota. Parola ad una illustratrice, autrice ed editrice per bambini. Premio Malerba e Premio Nati per Leggere.
“Trovare il tempo per il pensiero”. Per Silvia Borando, creativa di origini piemontesi, ormai di casa a Reggio Emilia, questa è la sfida quotidiana. Con qualcosa di appassionante. È una ricerca preziosa, per sé e per il suo lavoro, fatto di fantasia, talento, tecnica, ma anche scadenze, il chi-fa-cosa, le e-mail.
“Il rischio di togliere tempo alla progettualità è alto, ma ci si abitua”, dice. Silvia parla delle sue giornate come di una “ruota”, in cui tutto gira grazie a concentrazione, allenamento e un certo ritmo.
Uno dei segreti di Silvia è proprio questo, il ritmo: fondamentale per coniugare immaginazione e organizzazione, ma anche vita lavorativa e vita privata. Silvia Borando infatti, 38 anni, non è solo una e trina – illustratrice, autrice ed editrice -, ma anche mamma. Per questo la creatività e la pianificazione sono il suo binario.

in foto Silvia Borando
Lo stesso che seguono le 1000 storie narrate nei suoi libri: “I libri per me, per noi tutti della staff, devono avere una certa andatura. Devono essere ben scandite. E infatti, dopo averle scritte e disegnate, le leggiamo ad alta voce, per verificare che scorrano bene”.
Silvia non è un tipo troppo solitario, le piace il confronto con gli altri, cerca il brainstorming e la condivisione. E sotto questa lente, si spiega meglio anche la nascita della minibombo, che lei stessa ha fondato nel 2013, con altri collaboratori, e dove tutt’ora lavora affiancata da Eva Francescutto e Anna Biazzi. Si tratta di una casa editrice tra le più dinamiche, specializzata in albi illustrati, con un linguaggio spesso ironico, “dedicata ai piccoli e ai grandi che leggono con loro”.
In catalogo titoli pluripremiati, come Storie brevi, che ha vinto quest’anno il Premio Malerba dopo essere stato finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi, all’Andersen e al Premio Rodari. Ma anche Se incontrassi un orso, Premio Nati per Leggere 2022, entrambi della stessa Silvia.
Come è cominciato tutto? “Già alle elementari, rimasi molto colpita dal testo che ci leggeva la maestra, una paginetta ogni giorno. Le streghe di Roadl Dahl (è l’autore da cui è stato tratto il film La fabbrica di cioccolato ndr). Capii subito che volevo scrivere anche io”.
E poi? “Mi sono laureata al Politecnico di Milano, in Design della Comunicazione, e la mia tesi è stata un libro vero e proprio, Dalla A allo Zoo, poi pubblicato con Fatatrac”. Un percorso lineare insomma!
E perchè hai, avete, scelto questo nome per la casa editrice? “La parola bombo ci sembrava bella piena. E per bilanciare la rotondità del suono, abbiamo scelto il prefisso mini. Che inoltre chiarisce subito a chi ci rivolgiamo”. Il nome suona bene. E anche il logo, nella sua semplicità, è molto funzionale: “è facile da disegnare – aggiunge Silvia – ed è un animaletto grazioso. In un certo senso è il fratello buffo e un po’ disorganizzato delle api, ci faceva simpatia”.
Romantica e pragmatica insieme, Silvia Borando gira l’Italia presentando i suoi libri e tendendo laboratori, anche per adulti, incontrando bibliotecari, insegnanti, educatori, lettori. “Ma è con i bambini – aggiunge – che soffro sempre. Riesco a dissimulare, credo, ma ho sempre il timore di deludere le loro aspettative”.
Cosa ti imbarazza? “I bambini sono imprevedibili e per me, che sono una maniaca del controllo, non è il massimo”.
Una maniaca del controllo?
“Si, soprattutto quando disegno. Sono molto attenta ai dettagli, quelli davvero minimi. Posso passare ore su una pupilla – ride -. Mi chiedo se è troppo a destra o troppo in alto. E se la spostassi ancora un po’? Cambierebbe l’intenzione dello sguardo di quell’orso?”
Silvia si congeda recitando una filastrocca di Gianni Rodari, A un bambino pittore. Questo è il finale, il cui messaggio ha seguito alla lettera: “La prossima volta, ti prego di cuore, disegna un uomo più grande, amico pittore. Perchè quell’uomo sei tu, sei tu in persona, ed io voglio che tu conquisti il mondo: prendi, intanto, tutto il foglio! Disegna figure, grandi grandi, forti, senza paura, sempre pronte a partire per una bella avventura”.
Nella sezione download trovi della carte-gioco gratuite ispirate al libro Se incontrassi un orso, clicca qui
E qui per guardare il reel